Trattamenti osteopatici
Ti spiegherò come si svolgerà una normale seduta con me: la prima visita durerà circa un’ora ed analizzeremo insieme tutte le problematiche e patologie.
Il trattamento osteopatico
Il trattamento osteopatico, meglio chiamato “manipolazione“, si svolge dopo un’accurata visita iniziale in cui viene esaminata la condizione della persona: il suo stato di salute ed eventuali patologie presenti, la modalità di presentazione dei sintomi e la ricerca dei segni clinici specifici.
Durante la prima visita, verrà compilata una cartella clinica personale per ogni paziente, eventuali trattamenti successivi al primo verranno svolti con uno specifico obiettivo e con tecniche personalizzate sulla base dei dati raccolti di volta in volta.
La Prima VIsita
Anamnesi
Raccolta dei dati del paziente e di tutte le informazioni riguardanti il suo problema e la sua salute generale.
Consultazione esami
Lettura e interpretazione dei referti già in possesso dal paziente (Rx, TC, RMN, ecografie…).
Test osteopatici
Test professionali per capire quali tessuti sono coinvolti
Esame obiettivo osteopatico
Osservazione e valutazione posturale del paziente in posizione eretta per confermare o smentire le ipotesi effettuate durante l’anamnesi e i test
Primo trattamento
Esecuzione delle tecniche manipolative osteopatiche per migliorare o risolvere le disfunzioni delle zone individuate con l’esame obiettivo e con l’analisi palpatoria
VISITE SUCCESSIVE
Al termine della prima visita si stabilirà, insieme al paziente e in base alla complessità del caso, il numero dei trattamenti necessari e la loro cadenza. Le visite successive avranno durata indicativa di 45 minuti, dove verranno applicati trattamenti mirati alla risoluzione del problema.
L’OSTEOPATIA È PER TUTTI:
L’osteopatia pediatrica, le problematiche importanti sono quelle legate al corretto sviluppo dai primissimi anni di vita, praticamente dalla culla, all’adolescenza.
Importante in questo caso è il ruolo dei genitori, primi interpreti delle esigenze del bambino e in grado di fornire le informazioni utili all’anamnesi. A partire dalla gravidanza al parto, farà seguito un esame obiettivo per valutare eventuali disfunzioni attraverso una serie di test specifici. Il piccolo paziente sarà visitato sia da un punto di vista muscolo-scheletrico sia del corretto sviluppo del sistema neurovegetativo.
L’importanza e l’efficacia del trattamento osteopatico si misurano in gran parte nella prevenzione e risoluzione delle più comuni disfunzioni posturali. A questo scopo il primo passo della pratica osteopatica è la raccolta dei dati anamnestici che permette di ricostruire la storia clinica del paziente.
Successivamente, si individua la zona responsabile del disturbo o dolore e, solo dopo un’accurata serie di test attivi e passivi per individuare il rapporto causa/effetto, si passa alla fase di trattamento vero e proprio.
Tra le disfunzioni più comuni si possono ricordare le cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, e disfunzioni posturali. L’intervento dell’osteopata può essere risolutivo, per citare casi molto frequenti, anche nel caso di cefalee persistenti e vertigini.
In ultima analisi il trattamento osteopatico è una valida terapia preventiva e risolutiva per un gran numero di patologie strutturali e per mantenere una condizione di benessere nella vita di tutti i giorni.
Premesso che i principi guida della medicina osteopatica sono i medesimi che stanno al centro della medicina geriatrica, gli anziani richiedono un approccio particolare avendo problemi e necessità che dipendono dall’età.
Benessere generale e mantenimento delle capacità funzionali finalizzati alla piena autonomia del paziente costituiscono in questo caso il primo obiettivo dell’osteopata.
Le cause che possono portare un anziano ad avere bisogno di un trattamento osteopatico sono molteplici. Le più frequenti sono comunque difficoltà nella deambulazione, dolori articolari e/o dolori cronici.
L’osteopata che si pone con il paziente esegue una attenta anamnesi, un esame fisico con i relativi test e studia la storia clinica.
Più della metà delle donne durante il periodo della gravidanza presenta dolori di tipo muscolo-scheletrico. Tra queste la maggior parte è inoltre probabilmente convinta che soffrire, poco o tanto, sia inevitabile e faccia comunque parte di un percorso di avvicinamento al momento del parto.
In realtà non è assolutamente detto che le cose debbano per forza andare in questo modo. È infatti possibile arrivare alla meta in forma e con meno disagi aiutando il proprio corpo a gestire tutti i cambiamenti fisiologici che si susseguono nel corso dei nove mesi di gravidanza. Non è scritto su tavole di pietra che si debba per forza convivere, tanto per fare un esempio, con quel fastidioso senso di rigidità della schiena che talvolta rende a molte donne gravide un’impresa anche solo alzarsi dal letto, figuriamoci fare tutto il resto.
La soluzione c’è e viene dall’osteopatia. Di più, come si vedrà, l’osteopatia può diventare la migliore amica sia delle quasi-mamme sia delle neo-mamme che hanno appena partorito. Opportuni trattamenti osteopatici possono infatti ridurre o eliminare gli effetti meno gradevoli delle fisiologiche disfunzioni che si verificano durante la gravidanza, permettendo al corpo della donna di imparare felicemente a convivere con il gradito “ospite”. Inoltre, tramite un lavoro mirato, è possibile effettuare trattamenti in grado di agevolare il parto sia per la mamma sia per il piccolo in arrivo.
L’osteopatia, una disciplina per sua natura olistica, trova nella gestione delle patologie dello sport uno dei maggiori ambiti di applicazione.
La medicina osteopatica svolge infatti un ruolo fondamentale nella prevenzione e cura degli infortuni che si riflette in un miglioramento globale delle prestazioni degli atleti. Non casualmente in ambito professionistico un numero sempre maggiore di società prevede all’interno del proprio staff medico anche la figura dell’osteopata.
Con il termine “sportivo” non si intende solo l’atleta professionista, ma anche chi pratica una semplice attività motoria a livelli dilettantistici amatoriali.
L’osteopata è in grado di individuare gli squilibri biomeccanici e risolvere i disturbi neurofisiologici dello sportivo agendo sulla struttura articolare, fasciale, viscerale, cranio sacrale.
La visita osteopatica preventiva e il trattamento manipolativo osteopatico consentono sia di prevenire gli infortuni tipici sia di risolverli, quando questi si sono verificati. Tra i più frequenti vi sono distorsioni, infiammazioni tendinee, problematiche di tipo posturale, problemi muscolari che, tipicamente, possono essere di natura traumatica oppure dovuti a lesioni da carico errato o da sovraccarico.